Regole ufficiali riscaldamento e uso gas case (singole) e condomini deciso per quest'anno

2022-09-16 23:34:08 By : Mr. Anna LI

Riscaldamento e gas: ecco le regole ufficiali

Ecco cosa prevede il Piano riscaldamento 2022 del Ministero della Transizione ecologica per ridurre il consumo e la spesa per il gas nel 2022.

Tutto è contenuto nel Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale del Ministero della Transizione ecologica. Prevede azioni amministrative che riducano il consumo di gas per il riscaldamento mediante l'introduzione di limiti di temperatura negli ambienti, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento, in funzione delle fasce climatiche in cui è suddiviso il territorio italiano.

La riduzione dei consumi promossa regolamentando il funzionamento degli impianti di riscaldamento sarà attuata entro il mese di settembre 2022 modificando la vigente regolamentazione della temperatura e dell’orario di accensione invernale attraverso un decreto del ministro della Transizione Ecologica. Vediamo quindi:

Riscaldamento e gas: ecco le regole ufficiali

Tanti modi per ottimizzare i consumi nel 2022

La misura di base prevede per il riscaldamento meno 15 giorni di accensione e un'ora in meno al giorno. In particolare, il riscaldamento viene ridotto di un grado per gli edifici: 17°C +/- 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili; 19°C +/- 2°C di tolleranza per tutti gli altri edifici.

I limiti di esercizio degli impianti termici sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione - posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio - e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione. Per la precisione, Zona A: ore 5 giornaliere da 8 dicembre al 7 marzo; Zona B: ore 7 giornaliere da 8 dicembre al 23 marzo; Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo; Zona D: ore 11 giornaliere da 8 novembre al 7 aprile; Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile; Zona F: nessuna limitazione.

Il Ministero fornisce quindi soluzioni utili per ridurre i costi. Una dopo l'altro sono: abbassare la fiamma del fuoco sotto la pentola dopo l'ebollizione; ridurre la durata delle docce; avviare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico; staccare la spina di apparecchi e dispositivi che non sono in funzione; non mettere in stand by tv e decoder.

Un risparmio notevole, soprattutto per le case più grandi, è garantito dalle valvole termostatiche da installare per differenziare le temperature nei vari ambienti. Quella più utile è la separazione tra zona giorno e notte. Quest'ultima può essere tenuta più fredda perché durante le ore diurne è la parte meno frequentata, e perché di notte si è sotto le coperte e qualche grado in meno non fa troppa differenza.

Ogni grado in meno nella temperatura interna corrisponde a circa il 10% sui consumi. L'alternativa sarebbe chiudere proprio il radiatore, ma questo può essere fatto solo nei locali inutilizzati.

Al di là delle regole, gli elettrodomestici sono una delle componenti economicamente più dispendiose all'interno di una casa. Sarebbe utile sostituire quelli più vecchi con apparecchi elettronici di classe energetica superiore. In questo modo, i risparmi nei consumi si aggirerebbero attorno ai 35-40%. Poi bisogna distinguere tra gli elettrodomestici che hanno una potenza elevata ma tempi di utilizzo molto ridotti, e quelli che hanno una potenza bassa e tempi lunghi, come la luce rossa dello stand-by lasciata accesa.

Ma soprattutto gli elettrodomestici energivori impiegati per tempistiche significative. Tra questi il frigorifero. Basterebbe aumentare di qualche grado la temperatura interna, passando per esempio da 2 a 5 gradi, per guadagnare un 15% di risparmio. Da controllare spesso le guarnizioni per evitare dispersioni termiche.