Ritenzione urinaria: il globo vescicale, questione di tatto e pianificazione

2022-09-02 23:52:15 By : Mr. March Lin

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Riconoscere un globo vescicale è relativamente semplice quando il nostro paziente è magro, si vede e al tatto si riesce a distinguere la vescica piena da una massa solida, nel dubbio, l’ecografia toglie ogni dubbio.

L’ecografia conferma in modo evidente qualcosa che si può verificare al tatto.

In un paziente magro è semplice ma quando la massa aumenta o le condizioni cliniche si fanno più complesse e non è più così facile.

Se il paziente lamenta un dolore pelvico/sovrapubico, se non ci sono cause cliniche note chiediamo il consenso informato e verifichiamo la presenza o meno di un globo.

Attenzione, se e solo se l’organizzazione lo prevede, altrimenti si avvisa il medico con urgenza e si continua con l’attività.

Può sembrare una banalità però un conto è un discorso generale, ma nel pratico se c’è un medico predisposto a queste valutazioni e la nostra organizzazione di lavoro ci richiede di attivarlo, va fatto, in alternativa se ci è richiesto di fare una prima valutazione per dare informazioni più precise allora facciamo una palpazione della zona sovrapubica.

In sintesi prima cosa si rispettano le procedure/protocolli di reparto.

I primi segnali sono due anche se potrebbero non essere presenti entrambi:

Possono non essere presenti entrambi perchè possiamo avere diverse situazioni che portano ad una ritenzione acuta:

Arriva il globo vescicale c’è l’apocalisse e salverò il mondo… questo non è l’approccio giusto.

C’è tempo e ci serve la collaborazione dell’assistito.

Il consenso, chiedere il permesso al nostro assistito, perchè abbiamo bisogno della sua autorizzazione e della sua collaborazione, spiegare cosa facciamo cosa faremo e cosa ci aspettiamo che accada..

Il nostro modo di presentazione del potenziale problema clinico va adeguato al nostro paziente, le sue capacità di comprensione, il suo stato di ansia se più o meno manifesta.

Quindi segue la palpazione della zona sovrapubica e poi dell’addome che deve essere delicata e concentrata nella zona sovrapubica per capire se la vescica è piena.

Visto che c’è il sospetto di una ritenzione acuta d’urina io faccio così:

Quando identifichiamo una massa delle dimensioni di un grosso pompelmo potremmo essere davanti ad un globo vescicale di un litro.

Per esercitarsi basta mettere qualcosa di tondo sotto un cuscino.

Quando ci sono addomi abbondanti, è un problema.

Una volta identificata la presenza di un globo vescicale dobbiamo informare il paziente che per svuotare la vescica è necessario un catetere.

Il cateterismo per svuotare una ritenzione acuta in un paziente che a fatto un anestesia spinale (locoregionale) è estemporaneo, il catetere si può rimuovere. In un anziano con problemi clinici si potrebbe decidere per un catetere a permanenza.

In PS davanti a un paziente con globo potrebbero essere necessari altri accertamenti non si conosce la storia clinica e quindi il passaggio successivo richiede l’intervento del medico per valutare se un cateterismo estemporaneo o un cateterismo a permanenza.

Ci sono contesti lavorativi dove un globo vescicale è un evento a frequenza annuale ed altri dove è settimanale o giornaliera in questi ambienti di lavoro dobbiamo prepararci prima e non trovarci ogni volta come se fosse la prima volta.

Cosa pianificare quando si ha una frequenza settimanale o giornaliera, ovvero cosa dobbiamo organizzare per essere più efficienti, performanti, efficaci verso il nostro assistito, un breve elenco:

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