Test Drive: Dacia Duster 1.6 SCe 115cv GPL 4x2 Prestige, L'alternativa efficace, economica ed ecologica | Giornalemotori

2022-09-23 23:44:04 By : Mr. ShuLin Qiu

La Dacia Duster, il SUV-Crossover più pragmatico del mercato, oggi è anche disponibile con l’alimentazione 1.6 litri GPL. Utilizzare questo tipo di alimentazione permette alla Duster di essere ecocompatibile, restando fedele al credo della Dacia. Qgni tecnologia offerta sui propri modelli deve essere, efficiente, economica, e immediata nei vantaggi del suo utilizzo. Dal punto di vista estetico la Dacia Duster resta la stessa già vista da tempo. Nuovo stile dovuto alla nuova piattaforma tecnica che le donano un design più accattivante, pur con una sorta di continuità identificativa con il modello precedente. Il modello in prova è una Dacia Duster 1.6 litri 115cv GPL  nell’allestimento più completo Prestige. Salendo a bordo ci si trova sulla stessa Duster che già avevamo provato in occasione del lancio, stesso posto guida, stesso livello di finiture stesso allestimento per accessori come il navigatore di serie, quindi possiamo rimandare a quella lettura per le specifiche.

Anche lo spazio è sfruttabile allo stesso modo della versione provata a suo tempo, con la medesima capienza indipendentemente dalla presenza della trazione integrale. La versione a GPL infatti è disponibile solo a trazione anteriore. Si apprezzano in modo particolare la presenza della camera con diversi angoli di visuale, oltre al classico posteriore, c’è quello anteriore parte bassa paraurti, e laterale alla ruota, veramente molto utile considerando la città di partenza dal traffico particolarmente caotico di Napoli. Su strada una certa differenza si percepisce dall’andamento sui fondi accidentali, il tracciato per uscire dalla città prevede diversi gradi di difficoltà per le sospensioni, tombini, rotaie per tram, lastricato, pavè, e nel tratto finale un bel pezzo di asfalto nuovo di zecca! La Duster riesce a mitigare i rumori provenienti dal fondo in modo ottimale, gli scossoni per i passeggeri sono rivolti al minimo, con set up piuttosto morbido particolarmente votato al confort rispetto alla 1.5 dci 110cv 4wd provata in passato, più ferma nei movimenti della scocca.

Il motore della Dacia GPL è il 1.6 litri benzina aspirato a 16 valvole. Il motivo per cui i tecnici Dacia hanno escluso il piccolo tre cilindri 0.9 Turbo GPL  è che per 90cv per il grosso Duster sono un po pochini anche se turbo. Il nuovo 1.3 TCe non è ancora disponibile sulla gamma, e comunque essendo un motore ad iniezione diretta di benzina Turbo, convertirlo per essere alimentato a GPL in modo affidabile, comportava una serie di stravolgimenti che una volta esgeuiti avrebbero inficiato sul prezzo finale della Duster in modo importante venendo meno al concetto di base che la tecnologia deve essere affidabile, efficiente e per quanto basso costo. Quindi si è pensato di pesare dallo scaffale tecnologico di Renault un veterano, il 1.6 litri 16v da 115v. Il propulsore in questione è stato rivoltato come un calzino dal punto di vista tecnico. La parte calda è stara riprogettata per essere maggiormente efficiente nella combustione avendo anche la omologazione Euro 6D-Temp, e con guidavalvole rinforzati per resistere alle sollecitazioni indotte dall’alimentazione a GPL. 

Il tutto ottenendo un livello di potenza pari a 115cv 5500 Giri/min, per una coppia di 156Nm a 4000 giri. L’impianto GPL è fornito nelle sue componenti da Landi Renzo e montato in azienda direttamente sulla catena di montaggio, a garanzia di affidabilità e controllo assoluto circa il suo assemblaggio sulla Duster. Si tratta di un impianto classico, con bombola da 42 litri utilizzabile per l’80%, per motivi si sicurezza, il distributore, la centralina elettronica ed una serie di iniettori istallati sul collettore di aspirazione. Quando la Duster va in moto è sempre a benzina, poi,  in funzione della temperatura rilevata dal sistema,  appena si raggiungono i 25°,  passa ad alimentazione a GPL in automatico. In ogni caso si può passare agendo sul commutatore alla sinistra del conducente a benzina ogni momento che lo si desidera. Detto questo già sulla carta si tratta di un propulsore che già nella sua configurazione benzina non fa dell’elasticità di marcia una delle sue doti principe.

La potenza c’è ma per tirarla fuori, e sfruttare ottimamente la curva di coppia, si deve usare attentamente il cambio manuale. Per quanto sia più piacevole usare un comando manuale che un automatico, sulla Dacia è fondamentale usare il cambio in modo ottimale per avere sempre la marcia giusta al momento giusto, evitando di trovarsi piantato a centro curva, costretti a scalare per riprendere, oppure in una fase critica di sorpasso, per non parlare dei momenti in cui nel traffico caotico devi sgattaiolare in fretta dalle difficoltà Di buono c’è che le prestazioni offerte dal motore nella sua alimentazione naturale, rimangono assolutamente tali anche sotto sforzo quando questo è alimentato a GPL. Su strada è confermato il miglioramento dello sterzo ora con servoassistenza variabile, un passo avanti rispetto alla Vecchia Duster, anche se permane un certo funzionamento simile ai primi servosterzo a comando elettrico ad assistenza variabile in base alla velocità.

Leggero a bassa andatura soprattutto cittadino, buono nella consistenza in autostrada e velocità sostenuta, con qualche limite alle velocità intermedie soprattutto in curva. Il comportamento della Duster è più simile ad un classico veicolo a baricentro alto, con un rollio accentuato da un set up morbido votato al comfort. A voler andare a cercare il limite della vettura sulle belle strade che ci ha portato verso l’appennino molisano, i movimenti del retrotreno nel caso della 4×2 a ruote interconnesse al posto del ruote indipendenti della 4×4, si fanno più rapidi. Un andamento della coda che può diventare repentino, ma sempre sotto controllo da un guidatore di media bravura, ed in ogni caso ci sono controlli come l’ESP che vigilano sempre solerti ed attenti alla variazioni di assetto consistenti.

Parlando degli aspetti economici, abbiamo scelto di usare anche la collaborazione di altri equipaggi presenti nella prova collettiva alla stampa della Duster GPL. In sostanza mentre un equipaggio, testava, motore, prestazioni, tenuta anche al limite, senza risparmiare carburante, un altro equipaggio usava una guida attenta, confortevole, e più incline al carattere della Duster. Inutile dire che i volontari per il comportamento eravamo noi! In ogni caso la differenza di consumi per i due tipi di guida era di 12.0Km/litro per chi ha usato l’acceleratore senza ritegno, mentre chi è stato accorto è arrivato all’ottimo valore di 15.0Km/litro, distante solo 0.4 decimi di litro dal dichiarato secondo le ultime norme WLTP che prevede anche un ciclo realistico di uso per le omologazioni sui consumi. Considerando il costo del GPL di 0.650 Euro al litro in media i calcoli sul risparmio sono belli che fatti. L’allestimento oggetto della prova è il Prestige, il top di gamma per la Duster, completo di tutto, con navigatore, sensori di parcheggio, più livelli di camera per la visibilità, e vernice metallizzata, attestandosi sui 16.050 Euro. Ci sono altri due livelli di allestimento meno ricchi ma a parità di motorizzazione e potenza che portano il prezzo della Duster 1.6 GPL ad un prezzo di partenza di 13.350 Euro, un prezzo che unito al risparmio del costo sul carburante, rendono questa Crossover compatta difficilmente battibile in termini economici, non c’è nulla sul mercato di altrettanto concorrenziale.

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