Cos'è la cistectomia, perché e come si esegue

2022-05-27 20:24:15 By : Ms. Cassie Luo

Pubblicato il 07.04.22 di Monica Vaccaretti Aggiornato il 07.04.22

La cistectomia semplice è l'intervento chirurgico di asportazione, totale o parziale, della vescica, il serbatoio che raccoglie l'urina prodotta dalla filtrazione renale. La cistectomia è detta totale quando si asporta anche la prostata e le vescicole seminali nell'uomo, e di utero e parte anteriore della vagina nella donna. La cistectomia radicale, trattamento standard del tumore vescicale infiltrante o del tumore superficiale ad alto rischio di progressione, prevede anche l'asportazione dei linfonodi regionali.

La rimozione della vescica comporta la necessità di creare una derivazione urinaria

La cistectomia è indicata in caso di neoplasie vescicali infiltranti o ad alto grado di malignità, con tumori estesi e voluminosi generalmente pelvici, di anomalie congenite, di stenosi e traumi ureterali e uretrali, di vescica neurogena, di grave danno ureterale e renale causato da un'infezione cronica, di cistite interstiziale intrattabile, di cistite da radiazioni dopo radioterapia o da farmaci chemioterapici come ciclofosfamide.

La rimozione della vescica comporta la necessità di creare una derivazione urinaria ossia la diversione del flusso di urina dalla vescica. Vengono dette procedure di diversione urinaria quelle che deviano il corso dell'urina dalla vescica ad una nuova via di uscita, di solito mediante un'apertura cutanea (stoma). Vi sono due tipi di diversione urinaria:

I metodi di derivazione comprendono diversi interventi chirurgici:

La diversione urinaria cutanea tramite il condotto ileale (ansa ileale) permette di raccogliere l'urina in una sacca da ileostomia. Le estremità dell'intestino da cui si è prelevata la porzione di ileo vengono anastomizzate per ricostruire l'integrità vescicale. Per evitare l'occlusione secondaria all'edema chirurgico, si inseriscono nell'uretere sottili stent di materiale flessibile che permettono il drenaggio di urina dal rene allo stoma e di conseguenza consentono di misurare il volume di urina prodotta. Generalmente vengono rimossi dopo 10-21 giorni dall'intervento. Per evitare che nello spazio creatosi con l'asportazione della vescica si raccolga materiale liquido, vi si inseriscono sondini di Jackson-Pratt o simili per il drenaggio. Dopo l'intervento chirurgico, si connettono allo stoma una barriera cutanea e una sacca monouso di drenaggio. Un disco di connessione fatto su misura permette di usare la sacca anche in presenza di edema postchirurgico, fino a quando lo stoma non abbia assunto la dimensione definitiva. La sacca di drenaggio è trasparente così da permettere l'osservazione dello stoma e dello stent e il controllo del flusso urinario. Essa riceve continuamente l'urina e rimane in sede fino a quando è a tenuta, viene cambiata generalmente solo quando vi sono probabilità di perdita di urina.

Dati la complessità dell'intervento chirurgico, le ragioni per cui viene effettuata la diversione (neoplasie o trauma) e lo stato nutrizionale in genere carente, le complicanze non sono rare. Oltre ai rischi postoperatori comuni a tutti gli interventi (problemi respiratori, atelettasia, squilibri idroelettrolitici), le complicanze che possono derivare dalla creazione di un condotto ileale, dopo cistectomia, sono:

Secondo il piano di assistenza al paziente sottoposto a intervento chirurgico per diversione urinaria, l'accertamento preoperatorio comprende la valutazione dello stato cardiopolmonare, poiché i pazienti sottoposti a cistectomia sono solitamente anziani e possono mal tollerare una procedura chirurgica lunga e complessa. Deve essere valutato anche lo stato nutrizionale che può essere già compromesso. Il paziente che si sottopone a cistectomia a causa di una neoplasia può manifestare gravi carenze nutrizionali a causa dello sviluppo della massa tumorale, di una enterite da radiazioni, dall'anoressia.

Nel trattamento preoperatorio è fondamentale:

Nell'immediato periodo postoperatorio è fondamentale:

Gli interventi infermieristici sono rivolti non solo a favorire l'eliminazione dell'urina, ma anche a controllare il dolore, a risolvere i problemi relativi all'immagine corporea, a far fronte alla disfunzione sessuale, all'educazione sanitaria e alla promozione dell'assistenza domiciliare.

Con un buon piano di assistenza infermieristica alla cistectomia, il paziente dimostra di saper mantenere l'integrità cutanea peristomale; mostra una maggiore conoscenza della manutenzione autonoma del sistema di drenaggio urinario; sa identificare i problemi, i segni e i sintomi da riferire al medico e all'infermiere e le relative misure di intervento; dimostra di non sentirsi menomato esprimendo accettazione della derivazione urinaria e dello stoma; affronta i problemi relativi alla sfera sessuale per la perdita della vescica e degli annessi adiacenti; è sufficientemente informato per occuparsi dell'auto-assistenza.

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