Lo scarico nella fognatura pubblica del percolato prodotto dall’attività di Cava Fornace era previsto dall’autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata a suo tempo dalla Provincia. A svelare questo dettaglio, in replica alla rabbia del comitato, è l’assessora all’ambiente Tatiana Gliori, che da una parte alza bandiera bianca ma dall’altra annuncia nuove indagini. "Sia noi che Montignoso – dice – abbiamo potuto solo prendere atto della comunicazione di ’Programma ambiente Apuane’ sullo scarico in fogna, non potendo fare altrimenti. Detto questo, sono contenta del rapporto instaurato con il comitato. Di recente ci siamo di nuovo incontrati per stabilire le modalità delle indagini da effettuare, condividendo un obiettivo comune: opporci all’eventuale richiesta di Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale, ndr) da parte del gestore, in modo da bloccare i conferimenti a quota 43 metri e arrivare alla chiusura e bonifica della discarica. Non solo: con l’università di Pisa studieremo le acque reflue dell’impianto e l’idea è analizzare anche i vapori dai camini".
La protesta dei comitati non scalfisce invece i gestori. Nella comunicazione inviata l’anno scorso ai due comuni per annunciare l’attivazione dello scarico in fognatura a partire dal 22 dicembre 2021, “Programma ambiente Apuane“ aveva citato le autorizzazioni rilasciate nel 2016 dalle province di Lucca e Massa Carrara (come ha confermato, appunto, la Gliori) e il parere favorevole di Gaia alle deroghe ai limiti dello scarico in fognatura, oltre al fatto che lo scarico è dotato di una saracinesca per stoppare il flusso in caso di emergenza e la presenza di una vasca di accumulo da 300 metri cubi, di un misuratore di portata a valle delle saracinesche, di un sensore-pioggia e, tra le altre cose, di un pozzetto di ispezione e prelievo campioni. Allegando, infine, i risultati delle analisi effettuate sul refluo che ne certificano l’idoneità allo scarico in fognatura.
Pisa resta la prima provincia nella regione per tasso di nuovi contagi giornalieri su centomila abitanti. I comuni 'maglia nera' sono Palazzuolo sul Senio (Firenze) e Fabbriche di Vergemoli (Lucca)
La procura generale di Firenze ha depositato in Cassazione il ricorso contro l'assoluzione di Fausta Bonino l'infermiera che fu condannata in primo grado all'ergastolo
Hai già un account? Accedi