METEO e CINEMA, Assassinio sul Nilo e Poirot scelto dal clima

2022-10-15 03:44:47 By : Mr. Tiger Lee

Ci sono film, passati alla storia del cinema, in cui le condizioni climatiche hanno addirittura fatto il… casting! E’ il caso di Assassinio sul Nilo(titolo originale Death on the Nile), tratto dal romanzo “Poirot sul Nilo” di Agatha Christie e girato nel 1978 in Egitto, lungo il corso del Nilo. Ecco infatti cosa accadde durante la lavorazione del film.

Per la parte del protagonista, il commissario Poirot, la prima scelta del regista John Guillermin fu Albert Finney, che quattro anni prima aveva già magistralmente interpretato l’astuto investigatore in Murder on the Orient Express(“Assassinio sull’Orient Express) di Sidney Lumet. Inizialmente Finney accettò la parte, salvo poi ritirarsi dopo le prime scene girate sul treno location del film: l'attore, che aveva faticato a sopportare il caldo dovuto al pesante trucco, preferì rifiutare temendo che in Egitto sarebbe andata anche peggio, e così la parte del protagonista andò a Peter Ustinov. Del resto i timori di Finney erano più che fondati: a causa delle elevatissime temperature, che nelle ore centrali del giorno raggiunsero anche i 50 gradi, le riprese in Egitto vennero effettuate solo al mattino, prima di mezzogiorno, quando la poi canicola diveniva insopportabile. Del resto gran parte del territorio egiziano si sviluppa in una delle regioni più aride e calde del Pianeta, con il Deserto del Sahara che occupa buona parte del suo territorio. 

Insomma, il clima dell’Egitto risente fortemente di quanto capita nel Sahara che, durante la stagione estiva, diventa una delle regioni più bollenti del Pianeta. In questa parte del Globo infatti staziona in modo pressoché permanente una robusta fascia di alta pressione che tiene lontane nuvole e piogge e, durante la stagione estiva, contribuisce a spingere con facilità le temperature fino alla soglia dei 50 gradi. Del resto, senza le nubi e con l’aria tersa per l’assenza di umidità, i raggi solari, che a queste latitudini sono già di per sé assai intensi, scaldano più che in altre regioni del Pianeta. Per di più, come capita normalmente nelle regioni occupate dall’alta pressione, lente correnti in discesa dalle quote più elevate tendono a comprimere l’atmosfera, favorendo un ulteriore riscaldamento della colonna d’aria: come ogni altro fluido infatti anche l’aria, se compressa, tende a surriscaldarsi (è ciò che accade anche all’aria che esce dalla pompa che utilizziamo per gonfiare le gomme della bicicletta). Insomma, raggi solari assai intensi e schiacciamento dell’atmosfera rendono l’Egitto una delle regioni più calde del Pianeta.